Una cosa che mi è successa tra quando ho pubblicato questa foto dello Chaberton e quando ho pubblicato quest'altra foto dello Chaberton è che ho comprato una bicicletta. Cioè: io una bicicletta l'avevo già. Meglio: tranne che per brevi e circostanziati periodi, io una bicicletta l'ho sempra avuta.
Io con la bici attraverso la città, vado a fare le commissioni. Quando devo camminare, di solito, mi viene sempre in mente di prendere la bicicletta perché pedalare è meglio. La bicicletta è un manifesto.
Comunque.
La bici che ho comprato tra le due fotografie è una di quelle che ci vai in giro sull'asfalto, ma anche nei boschi, ci sali anche in montagna, se vuoi. E così, prima dentro i limiti di una pandemia e i suoi vincoli di non uscire dal comune, poi allargando il campo un po' alla volta, in montagna con la bici ci sono salito per davvero.
Tipo qui: c'è una galleria, a mezza costa, che quasi non te ne accorgi mentre ci arrivi da sopra. Piove dal soffitto, in questa galleria. In certi punti il fondo è allagato e più che pedalare ci sarebbe da remare un po'. Non c'è luce, in certe gallerie: è una cosa che, in auto, di solito non ci fai caso. È più lunga di quel che ti aspetti. Ma questa galleria è davvero buia. E curva: così, quando sei a metà, non vedi l'uscita e tutt'intorno è proprio solo buio e rumori di bicicletta, ruota libera, acqua che cola e suoni che tornano riverberati.
Sono Silvano Stralla. Faccio lo sviluppatore, mi piace fare fotografie e pedalare biciclette.
Se vuoi, puoi scrivermi a silvano.stralla at
sistrall.it.
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